Il Ciclo Annuale della Vite: Le Fasi Fenologiche
La vite, come ogni essere vivente, ha un ciclo di vita, che comprende diverse fasi dalla nascita sino al declino, che vengono definite fasi fenologiche della vite. Le caratteristiche della pianta, la sua produttività e la qualità del frutto sono diverse nelle varie età. All’interno del ciclo di vita si inseriscono le fasi del ciclo annuale: il pianto, il germogliamento, la vegetazione, la fioritura, l’allegagione, l’invaiatura, la maturazione, il riposo invernale.
Sommario
Il pianto
Il lungo riposo della vite durante i mesi freddi è interrotto grazie al rialzo della temperatura, normalmente nel mese di marzo. Dalle ferite provocate dalla potatura invernale fuoriesce un liquido linfatico, che segna la ripresa attività radicale. Questa permetterà al tronco e ai tralci di riappropriarsi dell’acqua e dei sali minerali perduti durante la stagione fredda.
Il germogliamento
Successivamente al pianto si ha il germogliamento, preceduto dal rigonfiamento delle gemme, queste si schiudono e compaiono le prime foglioline. Questa fase evidenzia la vera e propria ripresa vegetativa e risente delle condizioni climatiche precedenti il suo manifestarsi.
La vegetazione
Le foglioline crescono e si sviluppano i nuovi tralci. Lo sviluppo della vegetazione si prolunga sino ad agosto (periodo detto di agostamento) in cui si ha la maturazione del tralcio: da verde diviene marrone.
La fioritura
Tra il mese di maggio e giugno si ha l’apertura del fiore. Tale fase è molto delicata in quanto può essere compromessa da un’improvvisa gelata o da pioggia battente.
L’allegagione
Pochi giorni dopo la fioritura compaiono piccole sfere: da ogni fiore impollinato nasce un acino d’uva. Col trascorrere del tempo le piccole sfere s’ingrossano, mentre i fiori non fecondati cadono dando origine al fenomeno della colatura.
L’invaiatura
L’attività vegetativa termina con l’inizio della maturazione dell’uva, questo fenomeno si chiama invaiatura. Gli acini cambiano colore, da verdi diventano rossi o neri, a seconda della varietà, mentre quelli a bacca bianca evidenziano una maggiore trasparenza dei tessuti assumendo un colore tendente al giallo-verde.
Durante questa fase aumenta il contenuto zuccherino della polpa e l’acido tartarico, mentre diminuisce la quantità di acido malico. A seconda del clima e della varietà l’invaiatura avviene solitamente tra agosto e settembre.
La maturazione
L’uva è matura quando raggiunge un perfetto equilibrio tra zuccheri e acidi (si chiama maturità tecnologica) e quando i tannini (sono quelli che danno la sensazione di astringenza nei vini rossi) e le sostanze coloranti contenute perlopiù nella buccia sono estraibili (si chiama maturità fenolica). In tal modo si otterrà un vino in equilibrio tra corredo odoroso e struttura.
L’inizio della maturazione è evidenziato dall’invaiatura e prosegue per un periodo variabile: circa 30 giorni per le varietà precoci, 50-60 giorni per le varietà tardive.
Il riposo invernale
Cadute le foglie, la vite entra nuovamente nella fase del riposo invernale. Il freddo rafforza la pianta facendo maturare il legno e contribuisce a eliminare insetti e parassiti. Bisognerà quindi attendere il tiepido di un’altra primavera per un nuovo ciclo annuale della vite.
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